La sala
La Sala del Mappamondo è una camera monumenta e affrescata presente all’interno del primo piano del Palazzo Pubblico di Siena. Assunse l’aspetto attuale intorno al XIV secolo anche se gran parte degli affreschi sono datati ai due secoli successivi. È l’ambiente più grande del Palazzo Pubblico, dato che fu a lungo destinato alle riunioni del Consiglio Generale della Repubblica. Ospita l’opera la “Maestà” di Simone Martini, che raffigura la Madonna col bambino circondata da angeli e santi protettori della città. La Vergine assicura gli interlocutori che veglierà su Siena a patto che siano devoti e onesti nei suoi confronti.
La sala ha una copertura lignea, in forma rettangolare, ed è pomposamente decorata da archi, ampie finestre gotiche e pareti affrescate.
Il nome della sala deriva da un mappamondo che si trovava in bella mostra all’interno sette secoli fa; l’opera era una creazione di Ambrogio Lorenzetti e fu così famosa ai tempi che, appunto, la sala porta ancora il suo nome, nonostante il mappamondo non sia più parte delle decorazioni. Il mappamondo trecentesco di Lorenzetti era probabilmente un grosso disco girevole che rappresentava la Repubblica Senese con immagine dedicate alle singole località.
La sala, come molti altri luoghi storici all’interno dei palazzi senesi, è stata strategicamente riaperta ai matrimoni dal 2019 circa, così da poter aprire la pista del turismo dei matrimoni civili anche a Siena. Circondati da tale storia e prestigio, sposarsi all’interno della Sala del Mappamondo è un vero e proprio onore nobiliare, gli alti soffitti e le pareti affrescate creano un’atmosfera magica perfetta per coronare il vostro grande giorno.